L’art. 54-bis del d.lgs. 165/2001 e smi, riscritto dalla legge 179/2017, stabilisce che il pubblico dipendente che, nell'interesse dell'integrità della pubblica amministrazione, segnali condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro non possa essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro determinata dalla segnalazione. Tutte le amministrazioni pubbliche sono tenute ad applicare l’articolo 54-bis.
La segnalazione dell’illecito può essere inoltrata: in primo luogo, al RPCT; quindi, in alternativa all’ANAC, all’Autorità giudiziaria, alla Corte dei conti.
La segnalazione è sempre sottratta all'accesso documentale, di tipo tradizionale, normato dalla legge 241/1990. La denuncia deve ritenersi anche sottratta all’applicazione dell’istituto dell’accesso civico generalizzato, di cui agli articoli 5 e 5-bis del d.lgs. 33/2013. L’accesso, di qualunque tipo esso sia, non può essere riconosciuto poiché l'identità del segnalante non può, e non deve, essere rivelata.
L’emanazione del d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023, in attuazione alla direttiva UE 2019/1937 (riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali), ha introdotto alcune modifiche alla normativa in tema di Whistleblowing.
L’Ente, aderendo al progetto gratuito WhistleblowingPA, ha adottato una piattaforma informatica per la gestione delle segnalazioni di illeciti che costituisce uno strumento sicuro per la gestione delle segnalazioni, garantendo riservatezza al segnalante, all’identità del segnalato e della relativa documentazione.
Gli art. 4 e seguenti del d.lgs. 24/2023 prevedono due modalità di segnalazione, alle quali l’ente dà attuazione come segue:
• Segnalazione interna: indirizzata al Responsabile Anticorruzione tramite la piattaforma informatica WhistleblowingPA accessibile dalla homepage del sito istituzionale dell’Ente (https://sarezzo.whistleblowing.it/#/) oppure in via telematica all’indirizzo email dedicato anticorruzione@comune.sarezzo.bs.it (protetto da password note solo al RPCT). Il segnalante può denunciare anche in forma scritta con modalità cartacea o in forma orale direttamente al Responsabile Anticorruzione.
• Segnalazione esterna: inviata ad ANAC in forma scritta (accedendo dal sito istituzionale dell’Ente tramite link diretto alla piattaforma informatica), in forma orale ovvero richiedendo un incontro.