L’edificio, ubicato a Sarezzo in via Giuseppe Verdi n. 42, che ospita la Residenza sanitaria assistenziale “Madre Teresa di Calcutta” e il Centro Diurno Integrato (CDI) è di proprietà dell’Amministrazione comunale di Sarezzo, che gestisce i due servizi in economia attraverso la sua organizzazione amministrativa ordinaria.
La struttura è composta da quattro piani così suddivisi:
- piano terra, dove si trovano l’accogliente ingresso con la portineria e il centralino, la sala polifunzionale, la sala bar, la sala TV, i locali del Centro unico di cottura, la palestra di riabilitazione, la cappella, la sala riunioni e gli uffici amministrativi; il piano terra è inoltre adibito ad accogliere gli ospiti del CDI (nella sala polifunzionale vengono serviti i pasti e si svolgono le attività di animazione; gli ospiti hanno a disposizione i servizi igienici e una sala per il riposo);
- primo e secondo piano, dove si trovano le camere di degenza con relativi servizi igienici e tutti i servizi di nucleo previsti dalla normativa regionale;
- terzo piano, dove si trovano le camere di degenza con relativi servizi igienici e un salottino.
Dove siamo
La RSA di Sarezzo è situata in via Verdi n. 42 ed è raggiungibile tramite gli autobus di linea della compagnia Arriva Italia - Brescia, che ha la fermata più vicina a circa 600 metri dalla struttura (circa 10 minuti a piedi), in via della Repubblica all'altezza dell'Oratorio Gesù Buon Pastore di Sarezzo.
Per coloro che intendono raggiungere la RSA con mezzi privati, è possibile usufruire dell'ampio parcheggio adiacente alla Scuola secondaria di I grado "Giorgio La Pira", collocato di fronte alla struttura.
Cenni storici
La RSA “Madre Teresa di Calcutta”, in precedenza denominata semplicemente Casa di Riposo Sarezzo, è nata poco dopo l’inizio degli anni cinquanta su iniziativa e per merito di due sorelle saretine, Maria e Luigia Perotti, che si adoperarono in ogni modo per organizzare iniziative di beneficenza che coinvolsero l’intera comunità, e arrivarono fino al punto di vendere la propria casa e il proprio negozio pur di recuperare la somma necessaria per l’attuazione del progetto (22 milioni di lire).
La loro caparbietà convinse Vladimiro di Brehn a donare il terreno per la costruzione della struttura.
L’edificio, contenente una quarantina di posti letto, è stato per la prima volta ristrutturato nel 1978 per iniziativa di Don Lino Bertoni, Parroco di Zanano, e, successivamente, al fine di renderla idonea a quanto previsto dagli standard regionali nel frattempo introdotti, ha subito un nuovo intervento di modifica nel 1994, che ne ha determinato l’attuale configurazione.