Resti Dell'Acquedotto Romano

L'acquedotto Romano portava l'acqua in città, garantendo l'approvvigionamento idrico agli edifici pubblici e privati.

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Descrizione

Tra le più importanti opere pubbliche realizzate in età augustea nell'ambito del riassetto urbano di Brixia, vi fu la costruzione di un acquedotto che dalla località Acqua Salsa presso l'attuale frazione di Gazzolo di Lumezzane, con un percorso sotterraneo di 20 Km, portava l'acqua in città, garantendo l'approvvigionamento idrico agli edifici pubblici e privati.

Un'epigrafe, rinvenuta nel 1676 a Brescia durante la costruzione della nuova cattedrale del Duomo permette di collegare alla volontà degli imperatori Augusto e Tiberio di portare acqua alle ricche domus e agli edifici pubblici di Brescia, e quindi ce ne data la costruzione ai primi decenni del I secolo dopo Cristo. Conservato e ben visibile per ampi tratti, rappresenta uno delle più importanti evidenze archeologiche di tutta la provincia di Brescia. Nel 2014, i lavori per la realizzazione del collettore fognario della Valle Trompia hanno portato alla luce alcuni tratti dell'acquedotto in via Antonini a Sarezzo. La necessità di conciliare la salvaguardia della struttura antica con le esigenze di realizzazione dell'opera pubblica moderna hanno reso necessario rimuovere una parte dell'antico acquedotto per garantire l'attraversamento del collettore.

Il reperto archeologico, rimosso dalla collocazione originaria, è stato ricollocato, per una migliore fruizione pubblica, in un apposito spazio adiacente il Municipio di Sarezzo, dove è stato restaurato e valorizzato nell'ambito di un progetto coordinato dalla Soprintendenza Archeologia della Lombardia e realizzato dalla Azienda Servizi Valtrompia con la collaborazione del Comune di Sarezzo e del Sistema Museale di Valle Trompia. L'intervento ha offerto l'occasione per riscoprire l'acquedotto romano della Valle Trompia, senza dubbio un'opera di ingegneria idraulica di grande interesse soprattutto per la solidità e durata della struttura nel tempo, che dopo duemila anni è ancora per lunghi tratti utilizzata.

Modalità di accesso:

Accessibile a tutti.

Indirizzo

Pagina aggiornata il 29/08/2024