Il Comune di Sarezzo propone una visita guidata alla mostra "Edvard Munch - Il grido interiore" al Palazzo Reale di Milano, per venerdì 20 dicembre 2024.
Programma:
- ore 8:30 partenza da Sarezzo
- ore 10:00 circa arrivo a Milano. Visita guidata alla mostra a Palazzo Reale (ingresso ore 12:15 e ore 12:30, durata di circa 90 minuti)
- prima e dopo la mostra tempo libero a disposizione per lo shopping natalizio
- ore 16:30 partenza da Milano e rientro a Sarezzo per le 18:00 circa.
Quota di partecipazione: € 45.
Iscrizioni entro venerdì 8 novembre 2024 (o fino a esaurimento posti) all'Ufficio Cultura: tel. 030 8936274 - email cultura@comune.sarezzo.bs.it
La mostra “Edvard Munch – il grido interiore” a Palazzo Reale di Milano presenta una straordinaria esposizione di capolavori di uno dei più celebri artisti tra Ottocento e Novecento, la cui pittura, immediata e potentissima, costituisce una pietra miliare dell'intera Storia dell'Arte.
L'esposizione monografica dedicata a Munch, realizzata in collaborazione con il Munch Museet di Oslo, ripercorre l'intera carriera dell'artista norvegese e permette al pubblico italiano di comprendere l'eccezionale produzione, allucinata e complessa, del grande artista a 80 anni dalla sua scomparsa. Formatosi a Parigi ed appresa la lezione cromatica di Gaugain, Van Gogh e Toulouse Lautrec, Edvard Munch seppe sintetizzare un'ampia ricerca di poetica con una declinazione tutta personale della pittura, caricandola di tutto quel tormento e di quell'angoscia a cui le disgrazie familiari lo avevano condotto. Partendo dagli esordi più naturalistici e più chiari, i capolavori in mostra presentano la progressiva evoluzione della pittura di Munch verso una visionarietà sempre più malinconica, densa di ansia e di sofferenza, in cui i temi della vita e della morte, della paura, della pazzia e della malattia diventano preponderanti e in cui simbologie occulte, ombre e letture complesse raccontano un universo intimo e personale ma che è al contempo specchio di un'Europa in profonda crisi.
La visita alla mostra permette, pennellata dopo pennellata, di entrare nell'universo espressivo dell'artista, che ha saputo coniugare le grandi novità della pittura contemporanea con le tensioni esistenziali personali, dando vita ad un linguaggio diventato iconico.