Sabato 23 novembre 2024 alle ore 16 a Palazzo Avogadro sarà inaugurata la mostra d'arte contemporanea "Segnalibri rossi - La ferita della bellezza", a cura di Pierluigi Cattaneo. Verranno esposte opere di: Alejandra Acuna, Cinzia Battagliola, Carlo Bettoni, Ciacio Biancheri, Anton Boudar, Pierluigi Cattaneo, Giovanni Faini, Graziano Filippini, Giuseppina Fontana, Pietro Forti, Domenico Franchi, Theo Gallino, Michela Ghidini, Gianfranco Mascelli, Angelita Mattioli, Neris Pasquariello, Re Mida, Antonella Reverberi, Roberto Romagnosi, Camilla Rossi, Corrado Spreafico, Gianluca Vanoglio, Andras Veghi, William Vezzoli e Stefania Zorzi.
La mostra è aperta fino all'8 dicembre, da giovedì a domenica, con i seguenti orari: festivi ore 10-12 e 16-19; da giovedì a sabato ore 16-19.
Lunedì 25 novembre alle ore 20, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si terrà una serata celebrativa di poesie di autori vari tra cui la poetessa Mara David.
La bellezza di uno slancio fisico, la ricchezza di un valore culturale, di una professione, qualunque essa sia è il valore della bellezza e della consapevolezza del proprio bagaglio che la segue e di cui può esserne persino orgogliosa, grata: è la bellezza della normalità.
È sempre una sorpresa ciò che accade a ognuna, ogni giorno. Non è un appello e non vuole essere nessun sollecito, vuole solo essere un’attenzione verso la donna. La storia, la cronaca, lo raccontano quotidianamente: è dalla normalità di relazioni che si arriva a risultati insospettabili, d’introverse riflessioni e paura della solitudine. L’uomo, il debole, è quello che più di tutti ha paura, paura dell’abbandono e il terrore lo rende mostro, privo di ogni freno inibitorio, pronto a tutto, anche se scientemente consapevole delle conseguenze a cui va incontro, in ogni caso, sia che rivolga l’arma anche verso sé stesso e sia che si fermi prima, è comunque un’insana risultanza dell’essere umano. Ed è su questo che Segnalibri rossi – La ferita della bellezza pone la propria attenzione e lo fa con l’arte nel pieno della normalità esistenziale, nell’urlo afono perpetrato da donne e ragazze in nome di libertà negate.
L’Arte, con questa iniziativa e in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si pone come segno di condivisione della scelta, determinazione, bellezza, forza d’insieme di una umanità che si riconosce libera di amare ed essere amata.
Gianfranco Mascelli
Noi crediamo che sia necessario richiamare ciascuno di noi, artista e fruitore, alla responsabilità, insita nella natura umana, verso valori quali il dialogo, il rispetto dell’altro/a, la libertà di identità e di ruolo.
E portare elementi propositivi come un pensiero artistico che si faccia attuatore, attraverso la realizzazione di un manufatto, di un grande messaggio di verità allenando lo sguardo a vedere la bellezza della normalità!
Il nostro progetto si muove pertanto avvalendosi di certezze che hanno come riferimento parole quali conoscenza equiparabile a crescita, e trasmissibilità uguale a comunicazione, dove troppe volte la parola indica il limite e non la possibilità.
Il fare artistico progettuale lo si veda allora come operazione adeguata a poter coniugare istanze di senso, quali il crescere e il trasmettere in termini di proposta attiva.
Centro Arte Lupier